Post aggiornato il 15 Aprile 2023
Visitare Porto Recanati è immergersi in una città dai mille colori: le spiagge brillanti, il limpido mare azzurro, le casette dai magnifici colori.
C’è un luogo incantato lungo la Riviera del Conero, un luogo dove la natura incontra la storia e la tradizione: Porto Recanati.
Nove chilometri di spiaggia baciata dalle onde cristalline del mare Adriatico offrono agli amanti del mare un’esperienza indimenticabile.
Ma Porto Recanati è molto più di una località balneare: l’affascinante centro città è un luogo tutto da visitare con i suoi edifici densi di storia e cultura e se vuoi immergerti nella spiritualità di un luogo sacro ed affascinante, Loreto e la Santa Casa si trovano ad una manciata di chilometri.
Immergiti con me in questo racconto e lasciati sedurre da questo luogo dai mille colori, scoprirai le cose che devi assolutamente fare e vedere a Porto Recanati insieme a qualche curiosità.
Indice
- Porto Recanati mare e la pesca al Serraglio
- La spiaggia di Porto Recanati – il lungomare, la Pineta Volpini e le spiagge pet friendly
- Cosa vedere a Porto Recanati – il centro, il Castello Svevo, la Pinacoteca A.Moroni, l’Arena Beniamino Gigli
- Cosa vedere nei dintorni di Porto Recanati
- Un viaggio nel gusto – i prodotti tipici ed il brodetto alla portorecanatese
- Gli eventi
- Info utili su Porto Recanati – come arrivare, dove si trova, previsioni meteo, informazioni turistiche
- Ringraziamenti
Porto Recanati mare – il blu dalle mille sfumature
Il mare di Porto Recanati ha tutte le sfumature del turchese.
Puoi goderti la giornata sulla splendida spiaggia dorata oppure approfittare dei tanti sport acquatici come vela e surf e, se come me ami tuffarti nel blu, puoi acquistare una delle numerose escursioni in barca di mezza o intera giornata fino alla splendida spiaggia delle Due Sorelle al Conero.
La pesca al serraglio una tradizione locale
Porto Recanati nasce come porto di pescatori. Di quel passato ha conservato l’antica usanza della pesca al serraglio.
Il serraglio è una rete circolare di circa 20 metri di circonferenza. Sul fondo della rete sono i piombi che permettono di estenderla e richiuderla.
A prima vista la tecnica è semplice, ma richiede un po’ di manualità: la rete deve essere tenuta ben raccolta come una matassa e senza pieghe. Da una parte è tenuta con la mano, dall’altra è passata sopra la spalla in modo che al lancio possa aprirsi come la corolla di un fiore.
Il pescatore aspetta di vedere delle ombre nell’acqua o delle leggere increspature.
È a quel punto che con un abile gioco di braccio allarga la rete sopra la sua preda che rimane rinchiusa nelle maglie.
A Porto Recanati è uno sport praticato soprattutto alla foce del fiume Potenza. Qui si pesca la mugella o muggine ed i più bravi riescono anche a prendere le spigole.
La Spiaggia di Porto Recanati – l’oro ed il verde
Sabbia grande e ciottoli, la spiaggia di Porto Recanati è differente dalla maggior parte delle spiagge marchigiane.
Questo litorale è l’ideale per le famiglie con il suo lungomare interamente pedonale e gli stabilimenti balneari moderni attrezzati con parchi giochi per bambini e punti ristoro.
Porto Recanati lungomare
Il lungomare di Porto Recanati è interamente pedonale, perfetto per una passeggiata o un giro in bicicletta.
Prenditi del tempo per scoprire angoli nascosti, piccoli gioielli che ti sorprenderanno, come le residenze colorate che rendono questo borgo così vivace o la zona più a sud con le case dei pescatori.
La Pineta Volpini
Un tratto della splendida spiaggia di Porto Recanati è dedicato all’ing.Volpini che ad inizio secolo scorso salvò la costa dall’incalzare dei venti che rendevano il territorio arido e brullo.
Scoprì una fonte di acqua dolce sulla costa e grazie a questa piantò oltre 180 specie diverse di piante che sono servite ad arginare l’avanzare delle dune.
Pian piano le aride dune si sono trasformate in una verde oasi sul mare con una pineta sempreverde ed una lecceta che custodiscono piante tipiche della macchia mediterranea.
Spiagge Pet Friendly
Un modo divertente per scoprire l’arte è passeggiare lungo le strade del centro o sul lungomare.
Per tutti quelli che viaggiano con i loro amici pelosi, alla foce del fiume Potenza e nei pressi del torrente Fiumarella ci sono tratti di arenile riservati
Cosa vedere a Porto Recanati
Porto Recanati città
Porto Recanati città è il luogo perfetto per lo shopping, con i negozietti artigianali e le grandi marche, ma anche un luogo denso di cultura e di storia.
La bicicletta è il modo perfetto per girare le vie del centro, completamente ciclabili.
Il Castello Svevo – il Rosso pietra
Negli anni ’30 San Benedetto del Tronto conta oltre 70.000 quintali di pescato.Un numero così consistente richiede un adeguamento del mercato ittico e della sua Asta del Pesce.
C’è un pezzo di storia antica che svetta al centro di Porto Recanati: il Castello Svevo.
La sua pietra ci porta indietro di quasi 800 anni: nel 1229 Federico II di Svevia concede a Recanati di costruire un porto presidiato da un castello, come difesa dagli attacchi dei pirati dal mare e per sviluppare il commercio marittimo.
Il mastio – la torre quadrangolare – è il primo nucleo ed ha la funzione di torre di avvistamento
Nei 200 anni successivi attorno alla torre si sviluppano le mura.
La popolazione del porto vive tutta qui dentro: al di fuori c’è una zona paludosa, malsana, e pericolosa per le frequenti scorrerie barbariche.
Nel 1400 viene costruita la torre tonda che serve da dogana e punto di ingresso delle merci.
A maggior sicurezza nel 1404 viene scavato un fossato intorno alle mura e riempito d’acqua.
In questo spazio convivono le povere case dei pescatori, la Chiesa, gli uffici del porto e la casa del Commissario Comunale di Recanati.
Non ci è dato sapere di quante persone si tratti, ma guardando lungo le mura si possono scorgere segni di finestre e costruzioni che erano addossate ad esse.
Arena Beniamino Gigli
Oggi al posto delle casupole dei pescatori c’è una senografica arena,l’Arena Beniamino Gigli, un teatro all’aperto da 2000 posti che ogni estate ospita memorabili stagioni liriche, festival e rassegne teatrali.
Pinacoteca Attilio Moroni
La torre quadrangolare è invece diventata una magnifica pinacoteca, grazie al lascito di Attilio Moroni storico rettore dell’Università degli studi di Macerata, giurista e appassionato d’arte.
Le opere, che vanno dal Cinquecento all’Ottocento, sono state catalogate per scuole e di stanza in stanza puoi passeggiare tra capolavori della Scuola Toscana, della Scuola Romana, della Scuola Veneta, della Scuola Napoletana e della Scuola Settentrionale intervallate da preziose sculture anche di epoca romana, da ceramiche e vasi antichi.
Irolli, De Pisis, Signorini, Mancini, De Nittis, Soffici, Postiglione e Fattori con i loro preziosi dipinti fanno parte di questa collezione.
Un viaggio nel gusto – Porto Recanati a tavola
Vino e buon cibo è un connubio che accompagna tutta la cucina marchigiana.
Tra i vini locali più famosi ci sono il Rosso Conero, dal sapore deciso e intenso ed il Verdicchio, fresco e fruttato.
Ma l’enogastronomia marchigiana non si limita solo al vino. Puoi gustare salumi, formaggi e altre specialità marchigiane, come i vincisgrassi, le olive all’ascolana ed i moscioli, i mitili tipici della costa del Conero.
Tra i piatti tipici che devi assolutamente gustare c’è il Brodetto, piatto tradizionale di Porto Recanati a base di pesce, che ti farà venire l’acquolina in bocca solo a guardarlo.
Quant’è bonu el brudettu purtannaru
che gustu sapuritu, marinaru
é ‘n’arte antiga sempre più deffusa
nun ve so di’ pe’ fallu cusa s’usa.
De l’arte sua ve giuru so’ un sumaru
però quannu lu magnu é celu e maru
(Luigi Sorgentini)
Il Brodetto alla portorecanatese è uno dei 4 tipici brodetti marchigiani.
La sua peculiarità è che è fatto senza pomodoro, ma il suo classico colore dorato a occhiu de gallu è dato dallo zafferanone, una sorta di zafferano selvatico tipico del Conero.
L’oro di Porto Recanati – il Brodetto alla portorecanatese
Ingredienti
- cipolla
- olio extravergine di Oliva
- vino bianco secco
- zafferanone o pistilli di zafferano
- pesce
Quale pesce usare
La ricetta originale prevede dai 12 ai 14 tipi di pesce: seppia, pesce prete (Occa’in cà’u), razza, palombo, rana pescatrice, merluzzo, tracina, bulli, panocchie, scorfanetto, rosciolo o triglia, mazzolina o gallinella di mare. Eventualmente scampi e mazzancolle. Non vanno messe cozze e vongole o altri molluschi bivalvi.
La ricetta del brodetto
- preparare un fumetto di pesce con le lische dei pesci (se si vuole servire il brodetto senza lische) ed eventualmente con le teste
- mettere in infusione lo zafferanone o i pistilli di zafferano per 10 minuti in acqua tiepida o nel fumetto di pesce
- ungere una padella larga con dell’olio e soffriggere una cipolla tagliata finemente
- quando la cipolla è appassita iniziare ad aggiungere il pesce da quello che richiede più tempo di cottura a quello che ne richiede di meno: per prima la seppia (si fa rosolare circa 5 – 7 minuti) poi scorfano, pesce prete, pesce ragno, coda di rospo, mazzolina, palombo, triglia, bombi ed il crostaceo
- innaffiare con un po’ di vino bianco e lasciare evaporare
- aggiungere il fumetto di pesce ed i pistilli di zafferano in infusione
- salare, coprire con il coperchio e lasciar cuocere per 20 – 25 minuti
- servire il tutto con del pane casereccio abbrustolito condito con un goccio di olio extravergine di oliva.
Nel 1932 il Touring Club l’ha dichiarato come quarto brodetto dedicato alla ristorazione delle Marche:
- il brodetto di Ancona con pomodoro e aceto
- il brodetto di Fano col concentrato di pomodoro e l’aceto
- il brodetto di San Benedetto del Tronto col pomodoro acerbo aceto e peperone
- ed il brodetto Porto Recanati senza pomodoro ma con lo zafferano.
L’Accademia del Brodetto
La tradizione del Brodetto a Recanati è così sentita che è stata fondata una vera e propria Accademia del Brodetto dove 3 ristoratori storici – German Scalmazzi della Rotonda 1962, da Fabio Giorgini del Ristorante da Fabietto e da Fabio Cipriani del Ristorante Giannino – portano avanti la ricetta secondo i dettami del passato.
Cosa vedere nei dintorni di Porto Recanati – le verdi colline marchigiane ed il blu del mare Adriatico
Se progetti una vacanza a Porto Recanati, ti consiglio di dedicare un po’ di tempo anche ai dintorni della città. La regione delle Marche è ricca di bellezze naturali, borghi medievali e città d’arte, e non c’è modo migliore di scoprirle che con una gita fuori porta. Ecco alcune delle mete che non dovresti perderti.
Il Parco regionale naturale del Conero
Iniziamo con il Parco Naturale del Conero, un’area protetta che si estende lungo la costa adriatica.
Nel parco regionale puoi ammirare una natura incontaminata, tra colline, spiagge e scogliere a picco sul mare. Il panorama dalla cima del Monte Conero, che sovrasta la costa, è semplicemente mozzafiato.
Da qui scendi a Numana, visita il suo splendido centro storico e regalati dei momenti indimenticabili sulle sue spiagge, raggiungibili anche via mare con i tour organizzati in partenza direttamente da Porto Recanati.
Loreto
Per gli amanti della storia e della spiritualità, Loreto e la sua Basilica che ospita la Santa Casa sono un’esperienza emozionante da vivere, anche per i non credenti.
Recanati, la città di Giacomo Leopardi
Se sei appassionatə di storia, ti consiglio di visitare Recanati, il paese natale del celebre poeta Giacomo Leopardi. Qui puoi visitare la casa-museo del poeta e scoprire la sua vita e le sue opere.
Porto Recanati eventi
Porto Recanati è una città ricca di eventi tutto l’anno, ma è l’Estate il periodo in cui dà il meglio di sé con un ricco calendario di manifestazioni, concerti, spettacoli, rievocazioni storiche e molto altro ancora.
Bara de notte di Porto Recanati
La Bara de notte di Porto Recanati è la processione del Venerdì Santo – una tradizione che nasce nel 1713 con l’istituzione della Confraternita del Cristo Morto.
È una tradizione tanto particolare quanto sentita dagli abitanti.
In 4 giorni, dal lunedì al giovedì santo, viene allestita la bara di legno in cui verrà deposto il Cristo Morto.
Il venerdì santo, terminate le tre ore di Agonia, il simulacro del Cristo Morto viene calato dalla croce ed adagiato sopra la bara.
All’Ave Maria inizia la processione: la grande croce in legno apre il cammino con gli strumenti della passione (corona di spine, flagelli e colonna, la spugna imbevuta d’aceto, i dadi, la lancia, la canna ed i chiodi).
Dodici “sciabbegotti” (pescatori) sostengono la bara, accompagnati dal canto delle loro donne.
Altri 3 pescatori con due tuniche nere ed una bianca, scalzi ed incapucciati, portano una seconda croce ai piedi della quale è attorcigliata una catena: sono il Cristo e i due ladroni.
Chiudono il corteo i figli dei pescatori che portano tre statute: la Madonna, San Giovanni e la Maria Maddalena.
La processione porta alla Chiesa di San Giovanni Battista, nella piazza principale del paese. Qui c’è la benedizione dei lavoratori e si riparte per il tragitto inverso.
Il percorso non può essere assolutamente cambiato, neanche in caso di forte maltempo, pena cattivo auspicio per tutti i portorecanatesi.
La settimana del brodetto
Prima settimana di giugno – Al brodetto bianco di Porto Recanati è dedicata un’importante manifestazione, “La settimana del brodetto” che vede la possibilità di degustare presso i ristoranti locali aderenti a prezzo promozionale.
Palio storico di San Giovanni
Sabato precedente la festa del patrono (29 agosto)
7 contrade cittadine – Castelnuovo, San Marino, il Centro, Montarice, Santa Maria in Potenza, Europa e Scossicci, si sfidano in una corsa a staffetta per le vie cittadine.
Il Palio Storico di San Giovanni è una peculiarità: non vengono rappresentate signorie, giochi equestri o tenzoni, ma il suo esclusivo punto di riferimento è la “sciabbega”, la tipica imbarcazione portorecanatese utilizzata per la pesca con la rete da costa.
Il fino del palio è quello di esaltare ” quella che era la fatica, il coraggio e la lotta dell’uomo, abitante l’allora borgo marinaro, per avere un pezzo di pane sulla tavola, ergo… la sopravvivenza” come ben ci racconta lo stesso Ente del Palio.
Durante la festa è rievocata, sotto forma di gara, quello che era il gesto quotidiano degli sciabbegotti – i marinai della sciabbega: trasportare di corsa il carico del pesce in una cesta in tandem con un collega senza perdere il prezioso carico.
Info utili su Porto Recanati
Dove si trova Porto Recanati
Provincia: Macerata
Coordinate: 43°25′47.51″N 13°39′53.6″ECoordinate: 43°25′47.51″N 13°39′53.6″E (Mappa)
Altitudine: 6 m s.l.m.
Prefisso: 071
Cap: 62017
Superficie: 17,25 km²
Abitanti: 12 539 (30-11-2018)
Frazioni: Santa Maria in Potenza, Scossicci
Come arrivare a Porto Recanati
In auto
Post aggiornato il 15 Aprile 2023
Autostrada A14 uscita Loreto – Porto Recanati
In treno
Post aggiornato il 15 Aprile 2023
Linea Adriatica – stazione di Porto Recanati
Area camper
L’area sosta Camper di Porto Recanati si trova sul Lungomare Scarfiotti, a 50 metri dal mare e 500 metri dal centro.
Indirizzo GPS: 43.446438366975, 13.656569285281
Telefono: 391 – 4729831
Servizi:
- attacco elettrico
- acqua potabile
- pozzetto di scarico acque grigie
- servizi igienici
Meteo Porto Recanati
Le previsioni meteo di Porto Recanati in tempo reale a cura de ilMeteo.it
Siti turismo Porto Recanati
Ringraziamenti
Visitare le Marche con il #Photowalk organizzati dalla Regione Marche è sempre un’esperienza indimenticabile e scoprire Porto Recanati è stato per me sorprendente, una rivelazione in un borgo così pittoresco da rimanere fissato nella mia memoria per sempre.
Per questa giornata devo ringraziare la Fondazione Marche Cultura, il Social Media Team Marche, il Comune di Porto Recanati e la Protezione Civile di Porto Recanati che ci ha traghettato fino alla barca al largo, la Lega Navale di Porto Recanati ed il Circolo Vela Porto Recanati Asd ed infine la barca Nettuno che mi ha fatto vivere Porto Recanati dal mare.