Post aggiornato il 4 Aprile 2023
Montecassiano, a 10 Km. da Macerata è adagiata sulle dolci colline marchigiane.
A prima vista sembra un moderno centro dell’entroterra marchigiano, ma, varcate le possenti mura del borgo antico, la visita si trasforma in un’esperienza temporale dove ogni angolo, ogni monumento, è una sorpresa continua.
Cosa vedere a Montecassiano – un Viaggio nel Tempo
Lasciato l’abitato nuovo alle spalle, attraversi l’imponente porta d’ingresso e sei catapultatə direttamente nel XV secolo.
A Montecassiano giri con il naso all’insù, lungo le strette vie sormontate da alte costruzioni.
È come immergersi in un flusso storico pressoché inalterato nei secoli, dove le strade salgono concentriche verso il cuore del borgo ed aprono sguardi incredibili su case storiche e scorci inaspettati.
Piazza Unità d’Italia – il perfetto set medievale
A dispetto del suo nome moderno, Piazza Unità d’Italia, il cuore pulsante della cittadella antica, è un vero e proprio set medievale.
Ti aspetti che da un momento all’altro il Priore del paese si affacci dal balconcino del Cinquecentesco Palazzo dei Priori per salutare la folla festante o per controllare il popolo indaffarato nella piazza.
Immagini i volti scuri del Consiglio della città uscire dalla Chiesa di San Marco utilizzata come sala di riunione durante i periodi di guerra e di pestilenza.
Collegiata di Santa Maria della Misericordia
Rivedi lo stesso Priore entrare nella solenne Collegiata di Santa Maria della Misericordia dalle imponenti colonne ottogonali.
E lo osservi incedere maestoso lungo la navata fiocamente illuminata al passo cadenzato dal suono dell’organo per soffermarsi a meditare dinanzi all’inestimabile Pala d’Altare di Fra Mattia Della Robbia.
Palazzo Compagnucci
Il Podestà governa dal palazzo che occupa la parte ovest della piazza (Palazzo Compagnucci): essere sulla piazza principale attesta il potere di chi vi abita.
Oggi di quell’atmosfera quattrocentesca rimane poco ed il salto temporale è di quattro secoli.
Siamo nell’Ottocento ed il Piano Nobile è un inanellarsi di sale che si aprono su altre sale, ognuna decorata con grottesche ed affreschi in stile pompeiano a tema: la biblioteca (la Sala degli Dei), il salotto maschile (la Sala degli animali esotici) ed il salotto femminile (la Sala delle quattro stagioni).
Non si giudica una Chiesa dalla copertina
Ad un centinaio di metri da Piazza dell’Unità d’Italia, attraverso gli affascinanti vicoletti del centro storico, si trova la Chiesa di San Giovanni Battista.
Seguendo la tradizione di Montecassiano, non è ciò che sembra: dalla classica (ed anonima) forma rettangolare all’esterno, l’interno è a pianta ottogonale in un’esplosione di bianco ornato con angeli, fiori e conchiglie.
Da Convento delle Clarisse (si possono notare le grate da cui potevano assistere, non viste, alla messa) oggi è Museo di Arte Sacra “Giovanni da San Guglielmo” con magnifici oggetti liturgici.
I Sughitti di Montecassiano – un tesoro della tradizione a tavola
I Sughitti sono un dolce al cucchiaio di origini contadine: una volta pigiata l’uva le massaie ne usavano il mosto cotto a lungo percreare questa dolce “polenta che ha il sapore del mosto e la croccantezza della frutta secca” cit.Francesca Urbani – Cronache Maceratesi
Ed a Montecassiano i Sughitti sono una tradizione così radicata che la prima domenica di ottobre c’è una fiera tutta dedicata a questo delizioso piatto.
La ricetta
Ingredienti
- ½ kg. di farina di polenta
- 1 litro e ½ di mosto ottenuto dall’uva per il vino
- qualche gheriglio di noce
Preparazione
Filtra il mosto con il colino per togliergli tutte le impurità.
Metti il mosto in una pentola dal fondo spesso e fallo bollire a fuoco vivace fino a che non si riduce di almeno un terzo.
Passa il liquido nuovamente nel colino in modo che rimanga solo la parte liquida.
Rimetti il mosto sul fuoco e piano piano versaci a pioggia circa 100 gr. di farina di granturco.
Lascia cuocere per circa mezz’ora ed aggiusta la consistenza: se durante la cottura dovesse diventare troppo dura aggiungi un po’ di mosto, se invece fosse troppo liquida, addensa con la farina di granturco.
Alla fine della cottura la polenta così ottenuta deve essere cremosa con una consistenza leggermente gelatinosa.
Aggiungi i gherigli di noce tagliati grossolanamente.
Trasferisci il composto così ottenuto in una terrina bassa e leggermente oleata e lascia raffreddare.
I sughitti vanno serviti freddi, tagliati a rombi.
“O mosto che te rrémbie ra viùnzétta / o passi pér lleà scurpìcci e gràspi / e ppò rò mìtti su ra callarètta / che sta de sòpre, ‘nzeme co ri nnàspi
A fòcu léndu léndu dé grammùjji / o fai bujjì chrocchjiènno pé ‘m bar d’ore, / indàndo che tu dai a magnà a ri pùjji / o mosto cala e spànne tanto odore,
Ppo’ quànno è rmastu un térzu jiustaréllu / ce mìtti ra farina de pulènda / passata co’ ru stàcciu finaréllu, / ma a pugnitélli fini, lènda, lènda.
E se smuscìna svérdo e se smuscìna/ ché sòpre non facèsse ri pallòcchi / e ppo’ n’addru pugnìttu de farina, / inzomma ‘na pulènda cò ri fiòcchi.[…]
E ri sughitti indàndo s’è ‘ndostàti, / ce vùtti jiò re nùce ghjià ciaccàte / ch’ha fatto ‘lle dù piànde su ri prati / quànno che ré pijjiàsti a pertecàte.
E quànno ch’adè còtti, per un’ora / i tènghi su ri piatti e ré tirrìne, / se non té vàsta su ra spianatòra, / finghé se gnàccia vè’: e qui ré rrìme
‘gnù che che doendi àrde: un pulendo, / ‘ché ci ho davandi un tùnnu, ‘na cupétta / che a misuràlla pare un somendo. / Mmò làsso jjì e me faccio ‘sta scarpetta.”
Montecassiano – il borgo del ViverBene
La qualità della vita di Montecassiano è attestata da numerosi riconoscimenti: uno tra i “Borghi più belli d’Italia“, “BandieraArancione” del Touring Club che ne garantisce la bontà e la qualità dell’esperienza turistica, oggi è anche un comune “SpigaVerde” il marchio che valorizza chi investe sul proprio patrimonio rurale e nelle buone pratiche ambientali come l’agricoltura nella difesa del paesaggio, nella tutela della biodiversità e nella produzione di alimenti di qualità.
Un’emozione senza tempo
Visitare Montecassiano è immergersi in un’atmosfera unica, con una storia ricca e una cultura vibrante.
Il castello di Montecassiano è una meta perfetta per una passeggiata romantica, che offre scorci incantevoli e angoli nascosti da esplorare.
E se vuoi concludere il tuo viaggio con un’esperienza indimenticabile siediti in uno dei suoi numerosi locali per un aperitivo o per una cena a base delle prelibatezze locali, accompagnate da un calice di buon vino locale.
Info utili su Montecassiano
Dove si trova
Montecassiano si trova nelle Marche, in provincia di Macerata
Abitanti: 7 082 (censimento 2017)
CAP: 62010
Prefisso: 0733
Patrono: 19 marzo – San Giuseppe
Feste principali
Svicolando
Una tre giorni di feste cibo, arti di strada, musica che colorerà e animerà le vie del terzo week end di Giugno.
Settimana della Musica
Inizio Luglio.
Palio dei Terzieri
Rievocazione storica medioevale.
Metà Luglio.
L’Estate Montecassianese
Una settimana ricca di teatro, musica ed altro.
Fine luglio.
Sagra dei Sughitti
Una festa che ha ottenuto il marchio di riconoscimento “Sagra di qualità”.
Primo week end di Ottobre.
Mappa di Montecassiano
Come arrivare
In auto
Post aggiornato il 4 Aprile 2023
Autostrada A14 uscita casello Loreto
In treno
Post aggiornato il 4 Aprile 2023
Linea Adriatica – ferroviaria stazione Ancona poi autobus linea Ancona-Macerata della Cotram Mobilità
In autobus
Post aggiornato il 4 Aprile 2023
da Ancona Cotram Mobilità
Meteo Montecassiano
Siti turismo di Montecassiano
Ringraziamenti
Ringrazio il Social Media Team delle Marche, la Fondazione Marche Cultura, il Comune e la Pro Loco di Montecassiano per la splendida esperienza in questo borgo, l’accoglienza ed in particolare la Signora Fiorella Perugini dell’Ufficio Turistico per gli aggiornamenti.
Se anche tu vuoi conoscere le iniziative organizzate dalla Regione Marche tieniti aggiornatə sul Blog ufficiale del turismo della Regione Marche.