Post aggiornato il 2 Dicembre 2022
Lorenzo Lotto
il richiamo delle Marche
alla scoperta di un Lotto inedito
La Storia la scrivono i vincitori
e la vita di Lorenzo Lotto è la conferma alla regola.
Il Rinascimento italiano è segnato dai grandi capolavori di artisti come Tiziano, Raffaello e Michelangelo che lavorarono per illustri mecenati creando vere e proprie scuole pittoriche dalle caratteristiche peculiari.
Diversa fu la sorte di Lorenzo Lotto.
Molto amato dai suoi contemporanei, personaggio fuori dalla logica stretta del mecenatismo, fu a lungo dimenticato dalla Storia dell’Arte.
"Lotto mi parla con una immediatezza assai maggiore di quanto mi accada con qualsiasi altro artista"
Sono queste le parole che il critico d’arte Bernard Berenson dedica all’artista.
Ed è proprio ad opera di questo critico che finalmente, nell’800, viene data una seconda vita all’opera del Lotto riconoscendone il vero valore e ricollocandolo nell’olimpo della creazione artistica del Rinascimento.
L’ultima – la sua terza vita – è oggi, tra il 2018 e 2019, con due grandi mostre a Madrid ed a Londra che si collegano con questa di Macerata dove il Lotto è raccontato a 360° in un filo narrativo che lega i paesaggi a cui si è ispirato, le sue opere, i suoi scritti.
La mostra diventa così un percorso che ci conduce nell’intimo di questo artista, non senza qualche soprendente rivelazione e qualche mistero che ancor oggi deve essere svelato.
Un viaggio nelle Marche ai tempi del Lotto
Una cornice unica e suggestiva, Palazzo Buonaccorsi, accoglie un percorso filologico che lega la vita più privata dell’artista alle sue opere.
È un viaggio a tutto tondo che inizi immergendoti in una suggestiva ricostruzione delle Marche ai tempi del Lotto.
Ma perché proprio questa regione, proprio questi luoghi così lontani dalle più blasonate Roma, Firenze, Venezia?
L’artista, uomo colto, fervente cattolico, dalla profonda conoscenza della Bibbia e della sua iconografia, sceglie queste zone perché governate da una classe politica illuminata che sa cogliere ed apprezzare la sua arte.
Questa è una delle grandi peculiarità dell’artista rispetto ad altri del suo tempo: non crea vere e proprie scuole o botteghe come Tiziano, Raffaello o Michelangelo, lavora per lo più da solo aiutato da collaboratori, esce dalla logica dei committenti potenti e prestigiosi delle grandi città e sceglie per chi lavorare in base al fatto che sappiano apprezzare quelle che sono le sue peculiarità creative.
Attraverso opere sue contemporanee, stampe, disegni, dipinti e carte nautiche del periodo, ti cali nel mondo lottesco, rivivi il suo viaggio da Venezia alle coste marchigiane, ammiri le vedute ed il paesaggio urbano del XVI secolo che lui ha visto ed ammirato.
Opere inedite e documenti d'epoca
La scelta delle opere da esporre ha donato la rara opportunità di vedere in mostra sue opere appartenenti a collezioni private ed opere esposte per la prima volta al pubblico italiano.
Ed è lungo questo percorso che entriamo nell’intimo dell’artista, attraverso le sue influenze e l’evolvere della sua pittura. È qui che scopri un Lotto che ha saputo mantenere, pur legato a doppia mandata ai precetti cattolici, una buona dose di ironico verismo, nelle luci e racconti dei suoi notturni, nel ginocchio sbucciato del Gesù nella Sacra Famiglia.
Stanza dopo stanza ripercorri la parabola artistica del Lotto, che ha saputo ispirarsi ai grandi del suo tempo, pur con una rielaborazione del tutto personale.
La rappresentazione realistica dei particolari del Dürer, la sensualità delle figure – rimanendo sempre in una visione casta e cattolica – di Raffaello, fino ad un’età più matura dove l’evoluzione porta l’artista ad un segno più duro.
Il Lotto più maturo è quello che ci viene riproposto nelle ultime sale.
Il tratto è diventato punto di astrazione e di sintesi, una pittura essenziale che riflette la caducità dell’esistenza, dove l’opera si accompagna di pari passo alle vicende personali.
È in questo periodo che il suo tratto si fa potente ed il San Girolamo penitente nel deserto del 1544 , vecchio, circondato da oggetti penitenziali e di morte, si protende verso un crocifisso abbandonato a terra in un ultimo afflato pieno di consapevolezza verso la fede e la fine.
Il mistero di San Gerolamo
Il Lotto ha dipinto San Girolamo in diverse versioni lungo tutta la sua produzione artistica.
Il San Girolamo nello Studio è un’opera che proviene dal deposito dei Musei Civici di Bassano del Grappa.
È un lavoro che ha diviso i critici d’arte: ha chiari riferimenti all’incisione di Albrecht Dürer.
Il curatore della mostra, Enrico Maria Dal Pozzolo, ha voluto metterli l’uno accanto all’altro in una sorta di provocazione volta a meditare sulla reale attribuzione all’autore.
La sera prima dell’inaugurazione ufficiale della mostra, lo stesso Sgarbi, in un’incursione notturna, ha voluto studiare da vicino, insieme al curatore, questi due capolavori. In una sorta di accorato processo all’arte, i due critici non sono giunti ad una definizione univoca.
Ci rimane quindi un’opera tutta da indagare nei fortissimi richiami alla rappresentazione naturalistica vivente delle luci.
Il Libro delle spese diverse
Qui finisce la vita del Lotto ma non i misteri sulla sua vita ed opere che ancora hanno lati oscuri da chiarire.
È proprio attraverso lo studio del suo “Libro delle Spese diverse” che finalmente si è data voce al suo quotidiano.
È una sorta di libro mastro iniziato in età matura dove il Lotto ha minuziosamente appuntato le transazioni, gli acquisti e le vendite delle opere ma anche del suo quotidiano.
Da queste pagine si sono rintracciati i nomi, si è risalito ai committenti, ma anche a fornitori e debitori per capire chi erano e cosa facevano così da creare un quadro più vivido e contemporaneo sulla sua vita.
Nascono così nuove emozionanti strade di indagine che aiutano a comprendere a fondo l’Opera di questo grande artista in una rilettura della sua opera che sembra portare oltre i cliché di persona schiva ed umorale che hanno voluto attribuirgli i critici in passato.
La sorellanza delle Madonne
Palazzo Bonaccorsi accoglie al suo interno opere d’arte eccelse che si sono momentaneamente fatte da parte per la mostra del Lotto.
Ma ospita anche un’opera d’arte inestimabile, la Madonna con il bambino del Crivelli che ha saputo trovare la sua giusta collocazione della vita del Lotto, pur se non contemporanea a quest’ultimo.
È stata così creata una stanza apposita, un grande omaggio alla Madre delle madri: la Madonna del Crivelli e del Lotto sono poste una di fronte all’altra.
Si guardano, così diverse così uniche, di una suggestione palpabile di due capolavori che si completano in una sorta di sorellanza magnetica della quale, varcata l’ultima sala, avverti subito la presenza.
Una mostra slow
Nella mostra del Lotto nelle Marche di Macerata ci sono tanti piccoli misteri che valgono la pena di essere scoperti lungo il percorso. È una mostra che deve essere meditata . Davanti ai documenti sono posizionati degli sgabelli che invitano a sederci e assaporare appieno i rimandi tra le opere esposte ed i documenti che contestualizzano l’epoca.
Il Lotto di Macerata è una mostra che lungi dall’essere esaustiva, apre al suo interno tantissimi interrogativi.
Le opere scelte rappresentano i vari periodi della vita dell’artista, non solo dal punto di vista cronologico, ma soprattutto dal punto di vista della sua evoluzione pittorica.
Le Marche, un museo diffuso del Lotto
La stessa mostra invita a riscoprire, già a partire dal suo cartellone, ma ancor di più nel suo dettagliatissimo catalogo, le opere che l’artista ha lasciato nel suo periodo marchigiano che è possibile visitare ad Ancona, Cingoli, Jesi, Loreto, Mogliano, Monte San Giusto, Recanati ed Urbino, creando di fatto, nelle Marche, un museo diffuso del Lotto
Approfondimento
Info sulle altre opere del Lotto nelle Marche: Lorenzo Lotto nelle Marche
Info tecniche sulla Mostra
Sede della Mostra: Palazzo Buonaccorsi – Musei Civici di Macerata – Via Don Minzoni, 24
Biglietteria di Palazzo Buonaccorsi: +39 0733.25.63. 61
Orari di apertura:
- martedì – domenica: 10:00 – 18:00 (la biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario indicato)
- chiuso il lunedì
Biglietti
- Intero: €10
- Ridotto – €8 (da 20 a 25 anni)
- sconti per comitive, insegnanti, famiglie
Il biglietto unico comprende:
l’ingresso alla mostra; la visita di Palazzo Buonaccorsi e dello Sferisterio; CityTour a orari fissi.
Zaini e borsoni vanno depositati negli appositi armadietti all’ingresso prima della visita.
Responsabile del riallestimento di Palazzo Buonaccorsi per la mostra: Arch. Luca Schiavoni
Curatore: Enrico Maria Dal Pozzolo, docente di Storia dell’Arte Moderna, Università di Verona
in collaborazione con
- Museo del Prado di Madrid
- National Gallery di Londra
- Museo Statale Ermitage
- Rete dei musei lotteschi delle Marche
Sito web: Mostra Lotto Marche
Arrivare a Macerata
In auto: autostrada A14 uscita Loreto – Porto Recanati e segui le indicazioni per Macerata (circa 29 Km. dall’autostrada)
In treno:
- fino alla stazione di Ancona e poi autobus Contram Mobilità s.c.p.a. – 800 037 737
- fino alla stazione di Civitanova Marche e poi autobus e poi Contram Mobilità s.c.p.a. – 800 037 737
Ringraziamenti
I miei personali ringraziamenti vanno innanzitutto al Comune di Macerata ed alla Fondazione Marche Cultura con tutto il pluridecorato Social Media Team Marche per avermi invitato al tour della mostra in qualità di Photowalk Ambassador.
Ringrazio poi i colleghi Ambassador tutti con cui condivido queste esperienze ed in particolare i miei compagni in quest’avventura maceratese: Erica di Rivoglio la Barbie, Beatrice di Lemuri in Viaggio, Maria Alessandra di Mondo Low Cost, Alessandra di Itinerari Low Cost, Valeria Virginia di Destino Marche, Elisa di Diario di una Viaggiatrice Seriale, Paolo di Italia con i bimbi