Post aggiornato il 15 Aprile 2023
Gradara da una parte, Fiorenzuola di Focara e Casteldimezzo dall’altra.
Al centro Colombarone: 1700 anni di storia nel cuore del Parco regionale San Bartolo.
Colombarone è su quel tratto di Flaminia che congiunge Rimini a Pesaro a Fano e poi giù, fino a Roma.
È un pugno di case.
Ad un primo sguardo un luogo ameno e anonimo che però racchiude la storia degli ultimi 1700 anni, una storia incredibile sconosciuta ai più.
Indice
- Pensavano fosse una Basilica e invece… l’incredibile storia della scoperta dell’Area archeologica di Colombarone
- L’Area Archeologica di Colombarone 3 ere a confronto
- Ricostruzione della villa Romana video rendering: com’era l’interno della Villa
- Informazioni utili – dove si trova, orari di apertura, biglietti d’ingresso
- Approfondimenti – se vuoi approfondire la storia dell’Area Archelogica
- Ringraziamenti
Correva l’anno 743
Fermiamo il Longobardi
Ravenna è minacciata dall’avanzata dell’orda Longobarda che si è già impossessata di Imola e Cesena.
Il papa Zaccaria, preoccupato per la situazione, parte da Roma per confrontarsi con Eutiche, l’esarca di Ravenna. L’appuntamento è nella Basilica di San Cristoforo ad Aquilam, sulla via Flaminia a 50 miglia da Ravenna
Questo incontro, narrato nelle memorie “Liber Pontificalis”, sarà la fortuna di Colombarone nei successivi secoli.
1000 anni dopo
alla ricerca dell’area archeologica
La Basilica di San Cristoforo ad Aquilam si perde nell’oblio dei secoli fino a quando, nel 1700, il mecenate pesarese Annibale Degli Abbati Olivieri ritrova negli archivi la testimonianza dell’incontro.
Inizia così una campagna di scavi i cui ritrovamenti vengono riprodotti dall’architetto Gian Andrea Lazzarini su delle piante che saranno trovate solo nel 1980.
Colombarone pensavano fosse una Basilica e invece…
la straordinaria scoperta degli archeologi
Nel 1900 l’area archeologica di Colombarone è sommersa dalla vegetazione.
La basilica è di nuovo dimenticata fino a quando nel 1983 riprendono le ricerche, proprio grazie alla riscoperta delle mappe di quegli scavi settecenteschi.
E gli archeologi fanno una scoperta inaspettata
si aspettavano una Basilica Paleocristiana, ma si ritrovano con 1700 anni di storia da indagare:
una sopra l’altra,
- una ricca villa romana
- una basilica paleocristiana
- ed una pieve medievale
si sono stratificate, a partire dal III secolo
1) La taberna romana
a Colombarone il primo antenato dell’autogrill sulla Flaminia
Durante l’impero Romano la via Flaminia è il più importante asse di collegamento tra Roma e l’Adriatico.
Sulla strada sorgono diverse stazioni di posta per un cambio di cavalli e rifocillarsi, proprio come oggi noi facciamo negli autogrill.
Qui a Colombarone si trova la taverna “Ad Aquilam”, nome che segnerà il luogo nei secoli.
2) La villa romana
una sontuosa dimora di campagna
Colombarone in età tardoromana è una zona fertile ed abitata, il luogo ideale per vivere.
È qui che nel III – IV secolo un ricco possidente terriero decide di ritirarsi e costruisce un centro produttivo agricolo con una sontuosa dimora realizzata secondo i canoni delle domus suburbane.
All’ingresso c’è il porticato con il cortile, una fontana ed un grande Ninfeo decorato con statue delle divinità dell’acqua.
La zona principale è la stanza di rappresentanza e la sala dei banchetti.
Qui i commensali sui loro triclini, il piatto nella mano sinistra ed il gomito appoggiato sul cuscino, con la mano destra prendono il cibo dal tavolo centrale durante banchetti che possono durare fino a tarda notte.
I resti del cibo sono gettati ai cani ed agli schiavi sui pavimenti riccamene decorati.
Come in ogni casa di un ricco cittadino romano che si rispetti non può mancare una piccola zona termale.
Frigidarium, tepidarium e calidarium è il percorso che fanno gli antichi romani, un po’ diverso da quello consigliato oggi, dove il frigidarium è generalmente la parte finale del percorso.
Il pavimento del Calidarium è leggermente rialzato: sotto passano una serie di condutture fa circolare il calore sotto il pavimento per riscaldare l’ambiente.
3) La Basilica paleocristiana di San Cristoforo ad Aquilam
il luogo di preghiera ed incontri politici
A metà del VII secolo la domus viene abbandonata e la villa diventa un edificio religioso cristiano.
Molte aree della dimora sono abbandonate mentre la struttura centrale è adattata ad accogliere i credenti:
- il pavimento della sala di rappresentanza viene restaurato ed abbellito con un mosaico
- e la sala banchetti grande diventa l’aula di culto
- quella che era la parte finale della sala diventa l’abside che viene pavimentata e rialzata.
Ci sembra quasi di vedere il flusso dei pellegrini, il sommesso cantalenare dei salmi che si perde tra le volte di questa basilica, a malapena illuminate dalla fioca luce delle candele.
4) La pieve medievale di San Cristoforo
la terza ricostruzione
Nel X secolo l’antica basilica è abbandonata e sostituita da una pieve.
Le mura interne sono demolite, vengono mantenute solo le mura esterne che ricalcano la navata centrale della basilica.
Al posto dell’abside originaria viene eretta una più piccola pavimentata con ciottoli e frammenti dei mosaici bizantini.
Durante i lavori della basilica, viene ritrovata una tomba che contiene due giovani ragazzi.
All’interno un’antica tegola romana con incisa la scritta QCLODAMBROS.
A prima vista può sembrare l’abbreviazione di “Colombarone”.
In realtà è il timbro di Quinto Clodio Ambrosio di Aquileia: un’officina laterizia romana del I sec. d.C.
La tegola appartiene quindi ad un insediamento molto più antico, recuperata e riutilizzata per questa tomba.
Il cimitero medievale e le scoperte inaspettate
Al di fuori delle mura della basilica è l’area cimiteriale.
Numerose sono le tombe al di fuori della pieve, da quelle singole scavate nel terreno a quelle “a cassa” che arrivano a contenere fino a 6-7 corpi posti uno sull’altro nel corso del tempo.
Alcune tombe sono scavate direttamente su quella che era la pavimentazione della villa romana
Gli antropologi hanno fatto scoperte inaspettate sui corpi ritrovati
- l’età media era di 41 anni per gli uomini e 42 per le donne
- il 57% dei sepolti sono uomini ed il 43% donne
- l’altezza media era 1,71 cm. per gli uomini e 1,60 cm per le donne
- non c’erano particolari patologie se non tartaro nei denti nella metà dei sepolti e l’usura della colonna vertebrale dovuta alle dure condizioni di lavoro
Sostanzialmente i defunti erano in buono stato di salute e con altezze sopra alla media, considerando l’epoca.
La tomba del presbitero
Le tombe sono generalmente anonime, tranne quella situata sul lato sinistro della facciata.
Ha due colonne che si innalzano dal terreno e sostengono un’arca.
È la tomba di un presbitero della basilica, originariamente posta in una cappella funeraria.
Col passare del tempo il pavimento viene rifatto più volte e la tomba è completamente nascosta.
Viene liberata ed il corpo traslato in un sarcofago di pietra sostenuto dalle due colonne.
Strato su strato si sono susseguite epoche e vite in quest’area e probabilmente ad oggi ne è stata rinvenuta solo una piccola parte.
Dove si trova
L’area archeologica e Antiquarium di Colombarone si trova in strada San Cristoforo 136 – loc. Colombarone di Pesaro
Orari di apertura e prezzi 2023
Orari d’apertura
aprile-maggio 2023 :
sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.30
festivi: dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30
da giugno a settembre:
sabato e domenica dalle 16.30 alle -19.30
festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30
Biglietti d’ingresso
Biglietto singolo € 7 intero – € 4 ridotto
Convenzioni biglietti d’ingresso
Biglietto possessori di card Pesaro Cult € 3 (validità annuale)
Biglietto unico con Pesaro Museo € 12 intero | € 9 ridotto (gruppi min.15 persone e convenzioni) | possessori Card Pesaro Cult e gruppi accompagnati da guida turistica della Provincia di Pesaro-Urbino € 6
Biglietto unico Pesaro Musei+Sonosfera € 16 interno |- € 12 ridotto (gruppi min.15 persone, studenti universitari, convenzioni) – possessori Card Pesaro Cult e gruppi accompagnati da guida turistica della Provincia di Pesaro-Urbino € 10
Gratuità
- fino a 18 anni
- soci ICOM
- giornalisti muniti di regolare tesserino
- disabili e persona che li accompagna
- studenti del Conservatorio Statale di Musica G. Rossini
- possessori di Carta Famiglia del Comune di Pesaro
Gratuità per tutti i possessori di Card Pesaro Cult
- ogni terza domenica del mese in occasione di Stradomenica , dal 1 ottobre al 31 maggio.
Ringraziamenti
Il pomeriggio all’area archeologica di Colombarone ha fatto parte delle esperienze legate al Gran Tour dei Musei della Regione Marche 2019.
Ringrazio per la disponibilità e le informazioni:
- le nostre guide Federico ed Agnese di Pesaro Musei e Luca Montini di Sistema Museo,
- la Regione Marche, la Fondazione Marche Cultura ed il Social Media Team Marche che gestisce tra le altre cose il blog del Turismo della Regione Marche,
- la Dott.ssa Cristina Lupinelli del Servizio Cultura e Promozione del Territorio del Comune di Pesaro
- ed il direttore dell’Ente Parco Naturale del Monte San Bartolo Dott.Marco Maria Scriboni.