Post aggiornato il 4 Dicembre 2022
Per il 2° Photowalk 2016 della Regione Marche, il 12 giugno scorso abbiamo ripercorso le strade Templari del borgo di Castignano.
Arroccato su una collina a 500 m sul livello del mare, a 13 Km. dall’uscita di Grottammare, tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto sorge una cittadella dal profilo inconfondibile.
Con le sembianze “di una mela spaccata a metà” la collina è sostenuta da un muraglione costituito da 13 archi.
Il paese è famoso per i Templari, l’Anice verde e la Stele di Castignano, esempio rarissimo di alfabeto italico.
Ma andiamo con ordine.
L’Anice verde
4 i produttori di Anice Verde che hanno recuperato la secolare coltura di questa pianta dalle molteplici proprietà: energizzante per gli occhi ed ottimo per lo stomaco.“l’occhio avvalora e lo stomaco ristora”
Oggi è riproposta utilizzata in diversi prodotti secondo le antiche ricette che spaziano dall’arte culinaria a quella farmaceutica.
Durante il Photowalk abbiamo potuto gustare due ricette a base di questo seme: una tisana dal gusto al contempo dolce e fresco accompagnati da gustosi biscotti secchi.
Approfondimento:
I Templari
Chiesta Santa Maria del Borgo
I Templari hanno lasciato diversi indizi del loro passaggio in questa terra.
La TAU, simbolo templare della Santa Croce sormonta il suo portale d’ingresso.
Fino al XVIII secolo la Chiesa aveva annesso anche un ospedale per ospitare i pellegrini, secondo la conformazione tipica delle chiese dell’Ordine.
Gli affreschi all’interno tra cui “La Madonna col bambino” e “La Madonna con i Santi” sono i reperti della Chiesa originale, rimaneggiata ed ampliata poi dai Benedettini.
Templaria
- 15.000 ingressi in 4 giorni
- 1000 Castignanesi impegnati nella realizzazione della Festa
- 200 figuranti
sono i numeri di Templaria 2015, il Festival di rievocazione medievale che si svolge ogni anno dal 16 al 19 agosto e che per l’Edizione 2016 si prolungherà fino al 20 agosto.
Con Templaria il borgo, dalle 20 a tarda notte si trasforma in una cittadella templare con osterie, banchetti con menù medievali, botteghe artigiane.
Una rievocazione storica filologica e coinvolgente che di anno in anno è diventata sempre più importante fino a diventare uno dei principali festival medioevali italiani.
Approfondimento:
La Stele di Castignano
Antica è la storia di Castignano, come dimostra il cippo ritrovato da un contadino della zona nel 1890 mentre arava il suo campo.
La Stele rappresenta un pezzo unico nel suo genere, grazie alla sua iscrizione in alfabeto italico, la più antica sin’ora ritrovata.
La pietra di forma piramidale, reca una scritta bustrosferica (si legge alternativamente da destra a sinistra e da sinistra a destra).
Cosa significhi la scritta è ancor oggi un mistero:
alcuni pensano all’iscrizione posta in un ceppo al confine di una proprietà, altri ad una stele funebre.
L’originale oggi è uno dei pezzi più pregiati del Museo Archeologico di Ascoli Piceno, mentre la copia si può ammirare all’ingresso del centro storico di Castignano.
I Monumenti ed i Musei
Tante sono le cose da vedere in questo borgo sorprendente, piccolo ma dall’atmosfera tutta medievale che custodisce numerose opere d’arte.
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
La splendida chiesa dei Santi Pietro e Paolo si affaccia sulla piazza principale.
L’interno è dominato da uno splendido affresco, denso di simbolismi, raffigurante il “Giudizio Universale” con corpi che escono dalle tombe ed ascendono al cospetto di Dio attoriniato da Angeli e Santi. Parte dell’opera oggi non è più visibile perché “censurata” – leggi “staccata” – si pensa perché riportasse scene non proprio in linea con l’austerità richiesta alla Chiesa durante il periodo della Controriforma.
Nella Sacrestia è conservata una reliquia della Santa Croce incastonata in un ostensorio finemente cesellato, dono di Papa Nicolò IV nel 1288.
Nella Cripta dell’Addolorata i due splendidi affreschi del ‘400 di Carlo Crivelli e Vincenzo Pagani.
Museo delle Arti e Tradizioni Popolari
I Castignanesi sono dei tipi tosti.
La leggenda vuole che un Castignanese esclamasse “Chi è che sputa?” scambiando il coppo caduto sulla sua testa per lo sputo di qualcuno affacciato alla finestra.
Proprio grazie a questa storia il coppo è uno dei simboli della tenacia e della forza dei Castignanesi ed è facile ritrovarlo, inciso o dipinto lungo le strade del paese.
All’interno del Museo si rivivono le atmosfere di civiltà contadina a cavallo tra l’800 ed i primi del ‘900 , grazie agli strumenti ed agli attrezzi storici donati delle famiglie castignanesi.
Polo Museale di Arte Sacra e delle Icone
Vera sopresa il Museo di Arte Sacra e delle Icone.
Situato nel Centro Storico, deve la sua fortuna alla collezione di Mons.Catani, parroco a San Benedetto del Tronto ma castignanese di origine che in oltre 40 anni ha raccolto oggetti di rara bellezza e volumi storici importanti.
Il Museo è suddiviso su due piani:
- al primo, una collezione di oltre 6000 volumi a carattere storico ed artistico legati alla cultura soprattutto del Piceno
- al secondo piano la sezione dedicata alle icone, tra cui alcune rarissime ed oggetti di arte sacra
Approfondimento:
Polo Museale di Arte Sacra e delle Icone
Ripaberarda
Nel colle di fronte a Castignano, a 7 Km., sorge Ripaberarda conosciuta come “la Troia” il cui nome ha origini incerte.
Da sempre rivale di Castignano, nel 1865 con regio decreto ne diventa frazione.
Il centro storico è un gioiellino ben curato al cui centro svetta la Torre Campanaria, residuo della Chiesa di Sant’Egidio franata, come buona parte del paese, a causa delle erosioni del torrente Macchia.
Chiesa di Santa Maria
All’interno della Chiesa di Santa Maria è conservata una croce che si dice miracolosa: la leggenda racconta che fosse stata trafugata ma chi ne entrò in possesso diventò improvvisamente cieco e dovette riportarla ai legittimi proprietari per riacquistare la vista.
La Croce Santa oggi è tolta dalla sua teca ed esposta su richiesta di bisognosi e malati.
Il Parco dei Calanchi e Ascensione
Lasciando questa terra per il ritorno verso casa ci siamo fermati ad ammirare il panorama, godendo della bellezza selvaggia dei suoi Calanchi.
I Calanchi sono la caratteristica della zona ai piedi del Monte dell’Ascensione. Il terreno argilloso che costituisce questa terra ha nei secoli segnato la vita e lo sviluppo del territorio. I frequenti i terremoti e le frane talvolta si sono portate via parti importanti degli abitati come nel caso di Ripaberarda e Castignano.
Quello che nel passato è stato un handicap del territorio è diventato, per merito del “Parco dei Calanchi ed Ascensione” un punto di forza.
Il parco, costituito nel marzo 2016, riunisce i 15 comuni ai piedi del Monte dell’Ascensione, tra cui Castignano. Scopo dell’associazione è lo sviluppo e la valorizzazione turistica, ecologica e sostenibile di questa zona.
Approfondimento:
Parco dei Calanchi ed Ascensione